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La storia

Unico, tra i 23 consorzi nazionali censiti e riconosciuti ufficialmente dal Ministero dell'Istruzione e dell'Università, a occuparsi specificamente di scienze ambientali

il Consorzio Interuniversitario Nazionale per le Scienze Ambientali (CINSA), nasce ispirandosi al Regio Decreto 1592 del 1933 che, riferendosi alle Università, faceva loro incombere l'obbligo di promuovere la formazione di consorzi allo scopo di coordinare le iniziative nel modo più utile ed efficace ai fini del mantenimento e funzionamento delle Università e Istituti.

Tale obbligo, nel luglio 1996, è stato percepito come un'opportunità per nove Università che, nel nostro Paese, si sono distinte per una consolidata e documentata esperienza nella ricerca scientifica legata alle problematiche ambientali. I nove atenei di Bari, Bologna, Brescia, Camerino, Milano, Palermo, Parma, Torino e Venezia, hanno pensato e realizzato un organismo che fosse in grado di rispondere alle più avanzate esigenze dello studio metodologico e interdisciplinare del sistema ambiente.

L'offerta culturale del CINSA è fortemente innovativa rispetto alle discipline tradizionali, con una rete scientifica di oltre 100 studiosi e 9 unità operative in grado di cogliere le interazioni fra le componenti ambientali oltre alle specifiche caratteristiche, garantendo confronti di idee ed un efficiente coordinamento dei programmi di ricerca. 

Da Torino a Palermo, il CINSA è sul territorio con una rete nazionale costituita da Nodi locali con competenze non solo scientifiche ma anche logistico-amministrative, costantemente in contatto con il coordinamento centrale che organizza e distribuisce informazioni e servizi su progetti di ricerca, bandi comunitari e non, partecipazione a gare, etc.