Pubblicato Martedì, 16 Maggio 2000 10:28

Presentato a Trento il progetto per il primo impianto industriale Plastic-to-Fuel in cui sarà coinvolto anche il CINSA

 Dalla plastica non riciclabile all’Eco Fuel, carburante conforme agli standard di trasporto e utilizzabile nei motori esistenti o negli impianti industriali

 

Lavis, il 19 Gennaio 2019

L'assessore Achille Spinelli, assessore allo sviluppo economico della Provincia di Trento in visita presso la sede della Lifenergy Italia Srl di Lavis.

 

Ha un modello di sviluppo centrato sui più avanzati paradigmi della Circular Economyil piano presentato alla Provincia di Trento dalla Società Trentina Firmin S.r.l. da oltre quarant’anni presente nel contesto industriale di Lavis.

La consolidata realtà imprenditoriale trentina ha, a tale scopo, costituito la Lifenergy Italia S.r.l., anch’essa con sede in Lavis che ha presentato un importante progetto di ricerca, finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento (sulla base della Legge Provinciale n. 6/99) avvalendosi della collaborazione con la Società savonese Demont S.r.l. (Società impiantistica nei settori dell’energia e dell’oil & gas), con la Fondazione Bruno Kessler (FBK – Fondazione Trentina per la ricerca industriale) e con il Consorzio CINSA (Consorzio Inter Universitario Nazionale per le Scienze Ambientali, avente Sede presso l’Università di Parma).

Il progetto di ricerca prevede la realizzazione del primo impianto su scala industriale per la riconversione di plastica poliolefinica non riciclabile, in biocarburante da immettere direttamente sul mercato; il successivo e consequenziale insediamento produttivo permetterà di raggiungere livelli di assoluta importanza a livello nazionale e oltre. 

Grazie alle preziose sinergie tra aziende locali che permettono di costituire un’inedita filiera di settore, alle energie industriali profuse in questo settore da parte della Firmin e della Demont e alla specifica preparazione tecnologica della Fondazione FBK e del CINSA, Trentoconferma la sua attrattività e la sua vocazione territoriale ideale per lo sviluppo di progetti basati su tecnologie verdi.

“La forte attrattività del Trentino e le preziose sinergie con i partner di ricerca, in particolare con FBK, tra i più apprezzati Istituti di Ricerca Italiani nel panorama europeo e con quelli industriali localizzati nella provincia, sono stati i fattori dominanti che ci hanno indotto a confermare la scelta di questo investimento all’interno del nostro territorio ricco di competenze tecniche per lo sviluppo sostenibile e in favore dell’ambiente - ha dichiarato Minzocchi Nicola, Amministratore Delegato di FIRMIN S.r.l. che con il fratello Manuel gestisce la realtà trentina e che ha anche sottolineato come la sua Società“veda in questa sinergia un’occasione di ulteriore crescita e di sviluppo del proprio business a basso impatto ambientale attraverso la commercializzazione diretta di combustibili a km 0”.

Giovanni Curia di Lifenergy Italiache ha curato dagli albori la nascita di questa iniziativa, sottolinea comela filiera locale sia costituita da un’azienda presente nel contesto industriale di Lavis che alimenta, sia il primo impianto che quelli successivi, con materia prima/seconda di alta qualità; essa viene raccolta sul territorio nazionale e selezionata per raggiungere livelli qualitativi che garantiscono totale affidabilità al processo tecnologico. La Firmin S.r.l. completa la filiera poiché provvederà alla commercializzazione del bio-carburante prodotto sia tramite una rete di distributori di proprietà che tramite i rifornimenti su scala provinciale e nazionale. 

Maurizio Azzolini, Amministratore Delegato di Lifenergy Italiaevidenzia che il progetto, primo e unico su scala industriale,è una chiara dimostrazione di lungimiranza imprenditoriale che permette di disegnare iniziative industriali coerenti sia col “fare impresa” che col saperla fare nel rispetto dei canoni ambientali; esalta infatti il ruolo di imprenditori che, cogliendo l’opportunità di tali moderni progetti, forniscono soluzioni per un progressivo risanamento dello scenario ambientale purtroppo in costante degrado.

Di particolare rilievo sono le parole di Stefano Melia, Responsabile del Dipartimento di Sviluppo Prodotto di Demont S.r.l. “Ci sentiamo onorati di poter partecipare alla realizzazione di un progetto che mitigherà l’impatto ambientale non più sostenibile che hanno le plastiche non riciclabili e siamo molto motivati a fare in modo che tutto il nostro bagaglio di esperienze e know how nel settore petrolchimico contribuisca in maniera sostanziale alla realizzazione di questi impianti”.

“La presenza di FBK consentirà la sperimentazione di metodi di modellazione dinamica dei processi e l’individuazione di metodi avanzati di controllo degli stessi ispirati all’Industry 4.0 – ha sottolineato Alessandro Bozzoli, Responsabile dell’Area Innovazione e Relazioni con il Territorio di FBK–. Siamo positivamente stimolati a dare il nostro contributo a supporto di un progetto che ha una importante rilevanza tecnologica tale da introdurre una nuova visione economica di quello che oggi è considerato, e spesso demonizzato, il mondo delle plastiche”.

La Fondazione Bruno Kesslerè stata affiancata dal CINSA (Consorzio Nazionale avente sede presso l’Università di Parma), Ente di ricerca partecipata da sei università Italiane con il contributo del MIUR, di ISPRA e del MATTM, con riconosciuta esperienza in campo ambientale. “Questa iniziativa - commenta il professor Nelson Marmiroli, direttore di CINSA- è una grande opportunità per portare avanti anche gli studi su feedstock naturali, derivati dai residui boschivi non riutilizzabili, che potrebbero essere integrati nel processo e sul loro utilizzo per l’ottenimento di combustibile, che consentirebbe di dare nuova vita ai materiali di scarto provenienti dai residui e dalle lavorazioni, problema oggi quanto mai sentito in relazione alle recenti vicende che hanno coinvolto il patrimonio boschivo”. Il Prof. Nelson Marmiroli, Professore Emerito dell’Ateneo di Parma, sarà il Responsabile Scientifico per il CINSA e il Dott. Davide Imperiale sarà il Responsabile Tecnico.

Per il Presidente della Camera di Commercio di Trento e Presidente di Confcommercio Trentino, Giovanni Bort“si tratta di un’importante opportunità per il territorio che, ancora una volta, si dimostra in grado di facilitare lo sviluppo di attività imprenditoriali tecnologicamente innovative e di attrarre così investimenti di imprese italiane sane e lungimiranti.

 

Il Direttore Prof. Nelson Marmiroli, sarà il Responsabile Scientifico del progetto per l'unità CINSA. Il Dott. Davide Imperiale sarà il Responsabile tecnico.